Descrizione
“Avevo sentito parlare degli angeli, ma che esistessero era tutt’altra cosa”. L’azione si svolge in un luogo imprecisato, in cui può accadere di tutto. Anche storie come questa…
(Giovanni 3,8)
Stralcio dell'opera
dal capitolo primo e secondo
La
pioggia aveva reso viscido l’asfalto. Vedevo i fari delle altre auto
abbagliare la carreggiata buia.
«Non vuole proprio ascoltarmi? È sordo?».
Era la voce di prima: proveniva decisamente dal sedile anteriore.
Se non impattai contro il mezzo che proveniva in senso opposto, fu
grazie al tempestivo intervento di un qualcosa che, inspiegabilmente,
s’impadronì del volante, facendo in tal modo deviare l’auto, dopo
una lunga sterzata.
Tirai un sospiro di sollievo, quando questa si fermò.
“Ma chi era stato a sterzare? A tal punto, da farmi cambiare
direzione?”, mi chiesi.
Da solo il volante non avrebbe mai potuto.
Scesi dal mezzo, per accertarmi che l’urto non avesse danneggiato le
gomme. Le trovai a posto; per cui risalii in auto.
Stavo per ripartire, quando mi girai e vidi di fianco a me, seduta
comodamente, una donna.
Subito levai la mano dal quadro.
«E lei che ci fa sulla mia auto?», le domandai.
Aveva i capelli neri e indossava camicetta e jeans.
Il mio sguardo si posò sulla camicetta che lasciava intravedere il
profilo dei seni, piccoli e ben fatti. Era giovane e minuta.
Pensai che si trattasse di una di quelle che si aggirano per le
strade, per offrirsi in cambio di denaro.
Lei tirò su il colletto della camicetta, per coprirsi meglio;
dopodiché rispose:
«Se io non fossi intervenuta, avrebbe sicuramente impattato!».
Quindi, non era come io pensavo.
«Perché, è stata lei a far deviare l’auto?», le domandai.
Poi mi dissi: “È in macchina da pochi istanti. Di conseguenza, come
può essere stata lei?”.
Mi resi conto che più si proseguiva, meno capivo.
La lasciai dire.
Lei annuì alla mia domanda.
«Allora devo ringraziarla», dissi.
Sorrise.
«Sono un angelo!», fece, osservandomi con l’aria di chi si aspetta
di non essere creduto.
dal capitolo terzo
Balzai, nel vedere le sfere che segnavano le
dieci del mattino.
Per cui lasciai il divano, che avevo utilizzato per la notte, e
andai a bussare alla porta della mia ospite.
Visto che tardava a rispondere, girai la maniglia per aprire.
Lei era sul balcone della mia camera. Era già vestita e al medesimo
modo.
«Ha dormito bene?», le domandai, dopo averla raggiunta.
«Noi angeli non dormiamo mai. Vegliamo sempre!», disse.
Avevo sperato che quella vanagloria di credersi al pari degli angeli,
con il riposo della notte, le fosse svanita.
Da fuori vidi le lenzuola, all’interno della mia camera, belle e
stese.
«Lo vedo!», dissi.
E aggiunsi:
«Ma in auto non mi è sembrato così!».
«Ero solo stanca!», si giustificò. «Se ci scoprono a dormire, gli
angeli superiori ci richiamano».
Tornai ad assecondarla.
«Avete dei superiori, come da noi?».
Non rispose.
Avevo del latte in frigo e pensai di andare a prenderlo, per
offrirglielo.
Disse che non era necessario.
Poi mi guardò con sospetto.
«Lei non è ancora convinto che io sia un angelo, vero?».
«Veda, è che non è facile credere a
certe cose», dissi.
Si zittì.
Dicono del volume...
Raccolta recensioni
Raccolta rassegna stampa
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Riconoscimenti e premi letterari
- Premio letterario "Città di Sarzana" 2020 (Menzione di merito).
- Concorso letterario "Le parole arrivano a noi
dal passato", IVa edizione 2020, Rogliano (Menzione d'onore).
- Premio letterario "Mata e Grifone", 1a edizione 2020,
Messina (Segnalazione
di merito).
Incontri con l'autore - Eventi sul volume - Vari
28 luglio 2020 - Fattoria Urbana, Catona. Incontro con l'autore. Moderatore: dott. Antonino Santisi. Relatrice: Prof.ssa Nanà Bertè. Lettura dei brani a cura di Antonella Martino. Organizzazione: Associazione Culturale Il salotto dei poeti “La rosa del pozzo” in collaborazione con Associazione Culturale Phonè.